Infrastrutture

PONTE DEI GRANATIERI DI SARDEGNA SUL FIUME PIAVE.

San Donà di Piave (VE)

Progetto di completamento del Ponte Granatieri di Sardegna sul Piave a San Donà di Piave. L’opera, lunga 500 m è formata da 5 campate con luce di 100 m. Esso completa, e ne costituisce l’opera d’arte principale, la variante di San Donà di Piave della strada Statale n. 14 “della Venezia Giulia” progettata alla fine degli anni novanta come tangenziale sud del centro abitato.

Il ponte è costituito da un impalcato in sistema misto acciaio-calcestruzzo con spalle e pile in c.a.p.. Particolare cura è stata posta nello studio delle interfacce tra le strutture in cemento armato precompresso e le strutture metalliche anche alla luce di dover realizzare vincoli di incastro sulle spalle.

(Collaborazione alla progettazione con lo studio MATILDI + PARTNERS)

SEI VIADOTTI SULLA VARIANTE DELLA S.S. 64 “PORRETTANA”.

Marano (BO)

I sei viadotti compresi nella variante della S.S. n.64 “Porrettana” 2° Stralcio, tra le località Cà dei Ladri (km 40+400) e Marano (km 45+814), sono realizzati in sistema misto acciaio-calcestruzzo. Il progetto è stato redatto secondo il Decreto Ministeriale 16/01/1996 per quanto concerne i criteri di verifiche di sicurezza e stabilità e il Decreto Ministeriale 04/05/1990 per quanto concerne la determinazione delle azioni sollecitanti le strutture da ponte.

La maggior parte di essi (ad eccezione del 2 e 2bis) scavalca il fiume Reno, lungo la cui valle scorre la variante. La luce tipica delle opere è pari a 50m ad eccezione di una campata da 70 m nel viadotto 5 (a scavalco dell’alveo) e di 5 campate da 80 m nel viadotto 6.

(Collaborazione alla progettazione con lo studio MATILDI + PARTNERS)

OPERA 22 - PONTE SUL FIUME ISONZO.

Villesse (GO)

L’opera si inserisce all’interno delle opere da realizzare, previste nel progetto definitivo del Raccordo Autostradale Villesse-Gorizia. L’opera è realizzata dalla progr. 11+040.15 km alla progr. 11+321.91 km lungo l’asse di progetto “C”, e permette lo scavalco del fiume Isonzo. L’intervento prevede la realizzazione del nuovo impalcato in affiancamento a quello esistente, destinato a sede stradale, per una larghezza complessiva di 12.60m, suddivisa in tre corsie (di cui una d’emergenza) che occupano 11.20m, mentre il restante spazio è destinato all’alloggiamento delle barriere di sicurezza bordo ponte. Il ponte è costituito da n. 6 luci (55.00 m + 4×56.00 + 55.00m) con retrotrave di 1m, per una lunghezza totale di 336.00m. L’andamento planimetrico dell’asse stradale è rettilineo. L’impalcato è costituito da n.2 travi metalliche a sezione a doppio T, collegate alla soletta in c.a. mediante pioli connettori tipo Nelson; le travi principali sono inoltre collegate tra loro da traversi con sezione a doppio T. La soletta in c.a. (spessore totale pari a 30 cm) viene gettata su coppelle prefabbricate di spessore 7 cm ed è resa collaborante ai traversi mediante connettori tipo Nelson elettro-saldati sulle piattabande superiori. I dispositivi di vincolo adottati sono degli isolatori a pendolo attritivo, che permettono di proteggere la struttura in condizioni sismiche (isolamento). Le spalle sono realizzate da una trave in c.a. fondato su una serie di pali trivellati (diametro 1200mm), mentre le pile sono costituite da pali isolati, uno per ogni trave.

(Collaborazione alla progettazione con lo studio MATILDI + PARTNERS)

PROGETTAZIONE ESECUTIVA SCATOLARI E PASSERELLE NELL'AMBITO DELLA RIQUALIFICAZIONE AMBIANTALE DELLA BIEVRE.

Parigi (Francia)

Le opere progettate si inseriscono nell’ambito del progetto di riapertura, riqualificazione e rinaturalizzazione del parco della Bievre (Parigi).

Il progetto esecutivo si compone di scatolari in C.A. gettati in opera di forma aperta per garantire al loro interno, lo scorrimento del corso fluviale a monte e a valle di sottopassaggi stradali. Su tali opere sono previste coperture in carpenteria metallica per la sosta pedonale. Sono previsti inoltre due nuove passerelle pedonali a collegamento delle sponde opposte al canale.

La passerella centrale in carpenteria metallica presenta due campate di circa 13.50m ciascuna. Le fondazioni in C.A. si compongono di due spalle e una pila centrale in alveo.

(Collaborazione alla progettazione con la società di ingegneria Enser srl)

VARIANTE STRADALE CON COSTRUZIONE DI DUE PONTI SUL TORRENTE SAVENA.

Loiano (BO)

I 2 ponti da realizzarsi nell’ambito della progettazione del “bypass” sulla strada Fondovalle del torrente Savena in corrispondenza dell’ansa fluviale soggiacente l’ammasso roccioso denominato “Mammellone 2” sono a campata unica rettilinea di luce netta tra gli appoggi pari a 37m. L’impalcato, largo 12.50m è costituito da una soletta in calcestruzzo di spessore variabile che sormonta n°9 travi in C.A.P. a doppia ala larga rinforzate di altezza 2.00m poste ad un interasse costante tra loro pari a 121cm. Lo schema statico di riferimento è quello di trave in condizione di doppio appoggio. Le spalle, in cemento armato ordinario, sono parallele tra loro e sghembe rispetto all’asse longitudinale del ponte. La soletta ha una larghezza pari a 12.50m con sezione a schiena d’asino che permette di ottenere una pendenza trasversale pari al 2.5%. Le travi poggiano sulle spalle mediante apparecchi di appoggio in acciaio a disco elastomerico confinato. Le spalle sono costituite da 4 costoloni rampanti, separati tra loro, aventi profilo ad arco. Esigenze estetico-funzionali hanno portato ad una sistemazione dell’alveo e delle sponde attorno alle spalle, per uno sviluppo di almeno 10m a monte e a valle rispetto all’asse ponte, con scogliera di spessore non inferiore a 80cm costituita da elementi calcarei.

(Collaborazione alla progettazione con la società di ingegneria Enser srl)

POINT - RAILS DE NOUADHIBOU. 

Mauritania (Africa)


Il progetto esecutivo prevede la realizzazione di un nuovo ponte ferroviario in C.A. per la sopraelevazione del profilo longitudinale necessario al superamento delle tubazioni fisse degli impianti di estrazione.
Il ponte a singola campata ha la luce di circa 12m ed è costituito da 2 travi in C.A. prefabbricate solidarizzate attraverso una soletta di completamento di spessore costante e traversi di testata. Le spalle in C.A. gettate in opera, sono scavate nel terreno roccioso inserendosi al di sotto delle tubazioni esistenti.

(Collaborazione alla progettazione con la società di ingegneria Enser srl)

COPERTURA DELLE SCALE DI ACCESSO AI BINARI PRESSO LA STAZIONE FERROVIARIA “PORTA NUOVA”.

Pescara (PE)

Il progetto esecutivo della struttura riguarda la copertura delle scale di accesso ai binari presso la stazione ferroviaria “Porta Nuova” di Pescara.

L’ossatura principale è in acciaio. Sui fronti laterali è previsto un rivestimento con lastre di vetro float temprato termicamente, sul fronte posteriore è presente un muro in c.a. ed in copertura sono previsti pannelli sandwich. La struttura è a pianta rettangolare di dimensioni circa 6x2m con altezza circa 2.7m. Si compone di elementi verticali in doppio UPN65 accoppiati. Sulla parte frontale e posteriore sono presenti sbalzi per il sostegno della porzione sporgente di vetrata. Gli orizzontamenti sono: copertura circa piana, intermedio in obliquo con inclinazione pari alla discensa della gradinata. Il piano di copertura è controventato con profili angolari L40x4mm disposti a croce, il piano obliquo con tondi Ø16mm. Il vetro float temperato termicamente con HST è costituito da doppia lastra  di spessore 6mm separati da strati in SG da 0.89mm. I pannelli sandwich in doppia lamiera (sp 5/10mm) hanno spessore di poliuretano 40mm con greca sempre 40mm.

(Incarico di progettazione strutturale, Prog. architettonico arch. Massiomo D'Arcangelo, Impresa costruttrice Cesarini Carpenterie Metalliche SRL)

“MURO VERDE” SULL’AUTOSTRADA DEI PARCHI.

Roma (RM)

Il sistema è un muro vegetato di protezione acustica costituito da una struttura metallica, a cui sono fissate le pareti laterali di contenimento del terreno di coltivazione delle essenze vegetali. La struttura metallica di questa barriera fonoassorbente è definita da una successione di montanti in acciaio zincato. La parete laterale del muro è costituita da pannelli di rete elettrosaldata. Il contenimento del terreno nella “gabbia” di questa barriera fonoassorbente è garantito dalla presenza di una geostuoia tridimensionale aderente sulle facce del muro. Il terreno di riempimento impiegato è un substrato artificiale composto da una matrice inerte di sabbie e ghiaie non calcaree, miscelate ad ammendanti organici (torbe, ecc.), fertilizzanti di sintesi a lenta cessione e correttivi del Ph. L’altra parete è invece realizzata con una lamiera forata. All’interno della “gabbia” trova luogo materiale isolante.

(Incarico di progettazione esecutiva strutturale e disegni di officina)

BARRIERE FONOISOLANTI NEL 4° LOTTO DELLA TANGENZIALE

EST DI FORLI'.

Forlì (FC)

L’intervento consiste in un sistema antirumore formato da un pannello prefabbricato con piede in conglomerato cementizio armato e blocchi fonoassorbenti.
Il sistema ha modulo 2,5 metri di larghezza e altezza  rispettivamente di 3,0 metri e 4,5 metri. I pannelli monolitici, vengono solidarizzati alla fondazione di appoggio in cemento armato realizzato preventivamente, e successivamente fissato ad esso tramite un getto di II FASE e inghisaggi con barre filettate. L’interfaccia tra i moduli viene realizzata con un giunto maschio - femmina.
L’opera principale è costituita da un paramento verticale formato da un pannello prefabbricato di vari spessori con costolature ai lati e piede in c.a..

(Incarico di progettazione esecutiva strutturale)