Costruzioni Esistenti
L’immobile è sito nel Comune di Folignano, Provincia di Ascoli Piceno. Gli interventi sull’edificio consistono nella diversa distribuzione interna delle unità immobiliari che costituiscono il fabbricato passando da n.4 unità a n.3 unità, oltre ad interventi di tipo strutturali per la messa in sicurezza dell’intero stabile (adeguamento sismico).
Al piano rialzato sono previste la ridistribuzione dell’appartamento posto a destra, dove si procede con una rimodulazione della zona della cucina, della camera ad essa adiacente e del bagno che verrà ingrandito per una migliore fruizione. Passando all’appartamento dello stesso piano ma posto a sinistra, si precedono il collegamento con il piano primo con l’apertura del solaio e l’inserimento di una scala interna di collegamento, l’eliminazione della tramezzatura per avere una zona giorno più grande, l’ingrandimento del bagno e la ridistribuzione della cucina e della camera del piano rialzato. Salendo al piano primo a sinistra del fabbricato si provano n. 2 camere e un bagno che si collegano al pino rialzato, mentre il restante del piano si avrà un altro appartamento che si compone di: una cucina abitabile, una zona giorno con zona pranzo e soggiorno, nella zona notte sono presenti n.3 camere da letto e n.2 bagni. Altre lavorazioni riguardano: l’apertura di sotto-finestre nel prospetto sud del fabbricato e il relativo prolungamento dei balconi; anche nel prospetto nord si prevedono apertura di sotto-finestre e la realizzazione di un nuovo balcone al piano rialzato che funge anche da ingresso secondario per l’appartamento di sinistra, mentre al piano primo si prevede l’allungamento di quelli esistenti e l’inserimento di uno centrale con relativa apertura del sotto-finestra.
Altra lavorazione di rilevanza per l'intero fabbricato è l’isolamento termico delle pareti e della copertura in modo da diminuire le dispersioni di calore, soprattutto per l’appartamento di piano primo che ha come chiusura proprio il solaio di copertura. Inoltre sono stati ampliati ed adeguati alla normativa vigente tutti gli impianti esistenti, nello specifico elettrico, idrico, di adduzione gas e riscaldamento.
(Incarico di progettazione esecutiva architettonica, strutturale ed impiantistica, direzione lavori e coordinamento della sicurezza CSP&CSE)
Lo scopo primario è quello di progettare degli interventi di rinforzo strutturale in grado di sostenere al massimo l’80% dell’azione sismica di progetto. Si decide di rinforzare le travi ed i pilastri mediante l’applicazione di fibre in acciaio ad elevata resistenza. Le pareti del vano ascensore si rafforzano mediante ringrosso della parete esterna, inserimento di nuova armatura longitudinale e trasversale ed applicazione interna di piastre e profili in acciaio. Si decide inoltre di fondare il ringrosso delle pareti del montacarichi con micropali realizzando un cordolo/platea in corrispondenza del piano terra in modo da rinforzare anche le travi superficiali che si collegano proprio a queste pareti verticali. Le fondazioni interrate nella zona garage non sono rinforzate se non in una piccola zona in cui si deicide di costruire una porzione di platea tra le travi esistenti.
(Incarico di progettazione esecutiva architettonica, strutturale ed impiantistica, direzione lavori e coordinamento della sicurezza CSP&CSE)
Il progetto strutturale è relativo ai lavori di ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria con miglioramento sismico della Chiesa Parrocchiale di S.Eufemia sita in Alba Adriatica (TE).
Sul corpo principale gli interventi eseguiti sono: ripristino e rinforzo delle capriate esistenti, realizzazione lungo i lati lunghi di cordoli in c.a. collegati alla muratura mediante barre inghisate in malta di calce idraulica e lungo i lati corti delle facciate di cordoli in fasce di fibra di acciaio connessi alla muratura mediante fiocchi passanti, collegamento delle facciate al cordolo in c.a. mediante catene passanti la muratura delle testate ed inserite nel c.a., rinforzo e consolidamento delle facciate al di sopra del cordolo in c.a. mediante inserimento di fiocchi in acciaio che fungono da diatoni di collegamento tra i paramenti murari, scuci-cuci per il ripristino di lesioni anche se non passanti e ristilatura dei giunti. Infine posa in opera della nuova orditura secondaria, del doppio tavolato con strato di isolante interposto e delle tegole di recupero.
(Incarico di progettazione esecutiva architettonica, DL e CSE, Prog. architettonico ing. Marziale)
Il progetto strutturale/architettonico relativo agli “Interventi immediati di riparazione e rafforzamento locale su edifici che hanno subito danni lievi a causa degli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi” di un edificio ad uso civile abitazione sito in Via Giovanni XXIII nel Comune di Ancarano (TE).
Il fabbricato condominiale è costituito da n.2 piani seminterrati e n.4 piani fuori la sede stradale della provinciale per Sant’Egidio alla Vibrata. Le dimensioni medie sono 8.50x23.50m per una altezza dal pavimento magazzini alla linea di gronda di circa 19m nel prospetto Sud in corrispondenza della provinciale per Torano Nuovo, e di circa 14.20m sul prospetto Nord in corrispondenza della provinciale per Sant’Egidio alla Vibrata. L’unità strutturale è completamente in cemento armato ordinario costituita da pilastri e travi. Le tamponature e i tramezzi sono realizzati, come tecnologia dell’epoca, in muratura di laterizio forato a cassetta (12+10+8)cm.
L’ordinanza prevede per gli edifici con esito “B” la possibilità di effettuare rinforzi della struttura utilizzando esclusivamente “interventi locali”. Gli interventi strutturali principali sono “il rinforzo di alcuni pilastri e travi mediante applicazione di fibre in acciaio ad alta resistenza sia a flessione che a taglio ” .
(Incarico di progettazione esecutiva architettonica, strutturale ed impiantistica, direzione lavori e coordinamento della sicurezza CSP&CSE)
Il progetto strutturale/architettonico è relativo agli “Interventi immediati di riparazione e rafforzamento locale su edifici che hanno subito danni lievi a causa degli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi” di un edificio ad uso civile abitazione sito in Via Bafile n.9 nel Comune di Teramo (TE).
Gli interventi previsti sono:
- ripristino locale delle lesioni per garantire la continuità strutturale di pareti di tamponatura e tramezzatura danneggiate e/o lesionate mediante rete in fibra di basalto e acciaio inox AISI 304(Fibra GeoSteel Grid 200 su Matrice GeoCalce F Antisimico);
- rinforzo e sistemi di presidio di antiribaltamento di tamponatura e tramezzature mediante placcaggio con rete in fibra di basalto e acciaio inox (Fibra GeoSteel Grid 200 su Matrice GeoCalce F Antisismico);
- sistemi di presidio per problemi di antiribaltamento delle tamponature esterne mediante collegamento a travi e pilastri in c.a. barre elicoidali e rete in fibra di basalto e acciaio inox AISI 304 (Fibra GeoSteel Grid 200 su Matrice GeoCalce F Antisismico).
(Incarico di progettazione esecutiva architettonica, direzione lavori e coordinamento della sicurezza CSP&CSE)
Il progetto
strutturale è relativo agli “Interventi
immediati di riparazione e rafforzamento locale su edifici che hanno subito
danni lievi a causa degli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi” di
un edificio ad uso civile abitazione sito in Via Cona nel Comune di Teramo (TE).
Gli interventi di “MIGLIORAMENTO SISMICO” sono interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale preesistente fino ad un grado che come minimo è pari al 60% dell'azione sismica di progetto. La valutazione della sicurezza e il progetto di intervento dovranno essere estesi a tutte le parti della struttura potenzialmente interessate da modifiche di comportamento, nonché alla struttura nel suo insieme.
Gli interventi strutturali principali sono “l’inserimento di due pareti di taglio nel lato nord e sud della struttura e di altre due pareti di taglio nel vano scala con realizzazione della relativa fondazione mediante micropali, il rinforzo di alcune travi a spessore mediante inserimento di una putrella metallica, il rinforzo delle travi del sottotetto che si collegano alle pareti di taglio e delle travi del tetto mediante ringrosso sezionale con inserimento di armatura aggiuntiva ed il rinforzo di alcuni pilastri mediante applicazione di fibre in acciaio ad alta resistenza.”
Il progetto in esame prevede il raggiungimento di un livello di sicurezza pari al 60% dell’azione sismica di progetto rispetto al corrispondente valore di normativa pari al 100%.
(Collaborazione alla progettazione esecutiva strutturale con l'ing. Gabriele Di Feliciantonio)
Il progetto strutturale è relativo alla realizzazione di una scala di emergenza e rientra nell’ambito più generale dei “Lavori di completamento dell’edificio “KURSAAL” per attività socio-culturali” sito in Via Lungomare Zara nel Comune di Giulianova (TE).
L’intervento prevede la realizzazione di una scala di emergenza in carpenteria metallica collegata al vano ascensore esistente in c.a. ordinario il quale è completamente separato dalla struttura principale dell’edificio “Kursaal”.
La struttura esistente di riferimento è stata realizzata a metà degli anni ’90 ed è composta da platea e setti portanti.
La struttura ex-novo è costituita dal “corpo scala in carpenteria metallica” da collegarsi rigidamente alla struttura esistente del vano ascensore. L'organismo strutturale è realizzato mediante: due cosciali uniti tra loro attraverso le lamiere dei gradini e dei pianerottoli di spessore 5mm e al di sotto delle quali sono disposte delle lame di rinforzo di spessore 6mm che giuntano entrambi i cosciali e le lamiere.
Il collegamento alla struttura esistente è realizzato mediante barre inghisate in resina che sostengono il cosciale interno posto a contatto con il vano ascensore.
(Collaborazione alla progettazione strutturale con l'arch. Christian Di Antonio)
Interventi di ripristino delle sezioni resistenti degli elementi strutturali maggiormente degradati del ponte di Viale S. Pertini sul fiume Reno. L’area di intervento è localizzata in corrispondenza del confine tra i comuni di Bologna ad Est e Casalecchio di Reno ad Ovest.
Il ponte di Viale S. Pertini sul fiume Reno è stato costruito nel 1964 ed è costituito da una struttura a 5 campate, realizzate mediante due impalcati affiancati a travi semplicemente appoggiate in calcestruzzo armato precompresso. Le pile e le spalle sono realizzate mediante un graticcio di travi, su cui poggia l'impalcato, sostenute da pilastrini intermedi che si vincolano al copro principale della pila realizzato come un setto continuo su una fondazione con ciabatta e pali.
Gli interventi prevedono: sulle pile il ripristino delle zone ammalorate sia superficiali che profonde mediante diverse tipologie di intervento da "A" a "D"; sulle travi e ad intradosso della soletta il ripristino delle zone ammalorate sia superficiali che profonde mediante le tipologie "A" e "B"; l'innalzamento del rostro di monte delle pile; sostituzione dei giunti trasversali e di impermeabilizzazione del giunto longitudinale.
(Collaborazione alla progettazione con lo studio ENSER srl)
La scuola elementare “Luciana Masciangioli” si compone di un corpo principale e di un corpo secondario adibito a palestra. Per il primo si prevede un adeguamento mediante “isolamento sismico” mentre per il secondo mediante tecniche classiche di rinforzo strutturale.
Con il SISTEMA DI ISOLAMENTO SISMICO si riducono drasticamente gli effetti delle sollecitazioni indotte dal terremoto e si regolarizza il comportamento dinamico della struttura, diminuendo notevolmente gli effetti torsionali e l’azione sismica di progetto sulla sovrastruttura isolata.
Per la palestra si prevede invece la realizzazione di setti in c.a. inseriti tra pilastrate esistenti e non e si inseriscono nuove catene metalliche in pros- simità del piano di imposta della copertura.
(Collaborazione alla progettazione con lo studio ASDEA srl)
Si è deciso di adeguare la struttura mediante l’inserimento di un “sistema a pareti sismo-resistenti” in grado di assordire in toto l’azione sismica di progetto. Il sistema a “pareti sismo-resistenti” prevede la realizzazione di PARETI IN C.A. continue innalzate a partire dal piano fondazione esistente fino al piano copertura. Il sistema progettato permette di limitare le deformazioni orizzontali in caso di evento sismico in modo da evitare martellamenti pericolosi tra i diversi corpi di fabbrica.
Al fine di adeguare sismicamente gli edifici si sono resi necessari altri interventi integrativi tra cui: ringrosso delle fondazioni esistenti; rinforzo mediante fibre in carbonio/acciaio, staffe e barre passanti; capriate in acciaio e catene.
(Collaborazione alla progettazione con lo studio ASDEA srl)
Intervento di riparazione dei danni conseguenti al sisma nella regione Abruzzo del giorno 6 aprile 2009 attraverso la modellazione degli elementi finiti per la valutazione del comportamento strutturale attraverso la “vulnerabilità sismica” di un edificio. Procedimento quantitativo volto a stabilire se è in grado o meno di resistere alla combinazione sismica di progetto. Qualora ne sia verificata la necessità, a seguito di verifiche, possono essere eseguiti interventi di miglioramento/adeguamento sismico.
(Collaborazione alla progettazione con lo studio BENEDETTI & PARTNERS)
Analisi dello stato di fatto, valutando le vulnerabilità presenti nell’edificio e gli elementi principalmente sollecitati e non verificati sotto le azioni sismiche. L’edificio ha una struttura portante verticale in pietra con orizzontamenti principalmente in putrelle e tavelloni o voltine in mattoni. La copertura è in legno. Gli orizzontamenti non possiedono i requisiti richiesti dalle NTC 2008 per essere considerati infinitamente rigidi.
(Collaborazione alla progettazione con lo studio BENEDETTI & PARTNERS)
La struttura analizzata è un ponte a tre arcate, a sesto ribassato, risalente alla fine del ‘700, in pietra selezionata di forme e di- mensioni eterogenee. Esso si compone di tre campate principali di larghezza netta circa 7.30m ed un camminamento secondario di circa 1.50m. La struttura del ponte non sembra presentare problemi di stabilità a livello globale ma dissesti a livello locale.
Analizzati i degradi vengono effettuati interventi di progetto:
- asportazione del materiale detritico in alveo e realizzazione di “scogliera” in pietre naturali;
- realizzazione di micropali sub-verticali da quota di estradosso rinfianco e posizionati in asse delle due pile e delle spalle;
- ristilatura dei giunti di malta
- favorire una ripartizione omogenea dei carichi mobili sulle arcate sotto- stanti;
(Incarico di progettazione esecutiva strutturale)
L’intervento prevede la rimozione del manto di copertura, il recupero della muratura esterna e il rifacimento del manto di copertura. La nuova copertura ventilata formata da coppi, guaina impermeabilizzante, tavolato ligneo o compensato, doppia orditura incrociata di listelli di legno che posa su di un tavolato ligneo di 25mm di spessore fissato su arcarecci lignei orditi ortogonalmente alla trave di colmo.
Per la tutela della stabilità globale dell’edificio, viene realizzato una cordolatura lungo tutto il perimetro del fabbricato e travi a ginocchio su cui appoggia la trave di colmo, i cordoli rappresentano elementi di collegamento e permettono la ripartizione dei carichi provenienti dalla struttura di copertura ed il relativo ancoraggio. Le operazioni sono rivolte al singolo elemento strutturale dell’edificio, senza modificarne in modo sostanziale il comportamento globale e garantendone un maggior grado di sicurezza.
(Incarico di progettazione esecutiva strutturale)
INTERVENTI LOCALI - “riparazione e intervento locale”
Gli interventi rientrano nella categoria “riparazione e intervento locale” ai sensi del D.M. 14/1/2008 e Circolare n. 617/CSLLPP del 2 febbraio 2009 contenente le “Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni”.
CERCHIATURE - “riparazione e intervento locale”
Questi interventi consistono nella riorganizzazione funzionale del piano di un edificio. Si prevede di modificare le aperture nei muri portanti e di demolire porzioni di muri rinforzando poi le varie pareti interessate mediante l’inserimento di cerchiature metalliche e/o in c.a. nonché mediante placcaggi in betoncino, lastre in c.a. e rete elettrosaldata disposte ai lati della muratura, in modo da ripristinare la rigidezza e la resistenza che la parete possedeva prima dell’intervento.
La rigidezza finale non varia significativamente rispetto a quella iniziale e la resistenza e lo spostamento ultimo della parete nello stato finale non sono inferiori ai corrispondenti valori dello stato iniziale.